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Emergenza carceri, Nuzzaci: "Servono più opportunità di lavoro"

Venerdì 14 Novembre - 11:52

Servono più opportunità di lavoro per i detenuti della casa circondariale di Trento. L'appello è Annarita Nuzzaci, direttrice della Casa Circondariale di Spini di Gardolo, a margine di un convegno organizzato all'Università di Trento a 50 anni dalla riforma penitenziaria. Sovraffollamento al 137% in Italia, carenze di risorse e personale, scarsa possibilità di accedere alle pene alternative e al lavoro: sarebbero queste le problematiche delle carceri italiane, cui si aggiunge quella del disagio psichico e dei suicidi, 90 l’anno scorso in Italia, l’ultimo caso a Trento due anni fa. All’Università un convegno affronta questo tema: quello della legge che da sola non basta a cambiare le cose. Il problema principale rimane quello della fragilità psichica, 70 le persone seguite alla Casa Circondariale di Trento. Altro problema quello della carenza di personale: mancano 30 unità di polizia penitenziaria e servono anche educatori e personale amministrativo. Il 55% dei detenuti è straniero, nel caso delle donne invece le italiane sono una in più. C’è poi il sovraffollamento e gli arresti domiciliari, ad esempio, che potrebbero mitigare il problema. Non sempre si tratta però di una misura applicabile: bisogna tra l’altro avere una casa e potersi mantenere.

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