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In sciopero gli autisti SASA per chiedere più sicurezza

Martedì 09 Dicembre - 16:01

Il clima tra gli autisti di Sasa è sempre più teso. Negli ultimi mesi gli episodi di violenza a bordo dei mezzi sono aumentati e l’ultima aggressione, avvenuta sabato sera sulla linea 131 Bolzano–Caldaro, ha fatto esplodere la protesta. Secondo quanto riferito, due giovani passeggeri – descritti come stranieri dai primi testimoni – avrebbero tentato di impossessarsi del volante del bus. Al fermo rifiuto del conducente, un lavoratore di origine tunisina e rappresentante sindacale della Cgil, sarebbe scattata la violenza: calci e pugni che gli sono costati otto giorni di prognosi. L’episodio ha spinto i colleghi ad avviare una mobilitazione immediata. Per oggi, 9 dicembre, è stato proclamato uno sciopero di quattro ore, dalle 16 alle 20, per chiedere un rafforzamento delle misure di sicurezza. Le rivendicazioni includono un collegamento diretto con le forze dell’ordine, sistemi di tracciamento dei mezzi e l’installazione delle paratie di protezione attorno alla cabina di guida, previste dalla normativa ma assenti sull’autobus coinvolto. Alla protesta hanno aderito Cgil, Ugl, Usb e Orsa. Altri sindacati – come Cisl, Uil e Asgb – pur condividendo la gravità della situazione, propongono invece un confronto istituzionale con la Provincia e la Prefettura per affrontare il problema in modo strutturale. Numerose le attestazioni di solidarietà arrivate dal mondo politico. Intanto la polizia sta procedendo con le verifiche per risalire all’identità dei responsabili dell’aggressione di sabato.

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