Acqua, tra concessioni e moratorie

Venerdì 16 Aprile - 16:13

Con 20 voti a favore, sei di astensione e quattro contrari, è stato approvato il disegno di legge 81, a firma di Mario Tonina. Il testo si occupa delle misure di semplificazione e razionalizzazione in materia di territorio, ambiente e contratti pubblici. Per quanto riguarda le concessioni di derivazione delle acque pubbliche il partito democratico del trentino e gli altri Gruppi di minoranza hanno contribuito in modo sostanziale alla redazione del testo, modificando l’impianto della normativa proposta dalla Giunta. Il fine era quello di legare a doppio filo territorio e concessioni. Tra le condizioni di assegnazione delle concessioni idroelettriche grandi e medio-piccole, oltre alla gara, è stato inserito l’affidamento a società miste - così da coinvolgere attivamente le comunità e gli enti locali. Per le grandi derivazioni si prevede inoltre l'attivazione di progetti sperimentali di partnership pubblico-private, tra le comunità locali e i soggetti del sistema Trentino. Non finisce qui: la legge ha ipotizzato anche la creazione di comunità energetiche, che coinvolgano i cittadini trentini in qualità di produttori oltre che di consumatori di energia. Inserita nel testo anche una moratoria di un anno sulle nuove concessioni, in attesa dell’aggiornamento del Piano tutela delle acque pubbliche che la Giunta ha annunciato di voler modificare. La legge interessa circa 80 centraline in media derivazione e alcune centinaia di impianti di potenza inferiore.

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