Il nuovo assegno unico provinciale previsto dal Family Act rischia di penalizzare famiglie e casse provinciali, se non adeguato al sistema trentino che già prevede sostegni alle famiglie a basso reddito. Il disegno di legge prevede tra le altre cose un assegno universale mensile per ogni figlio a carico fino all’età adulta e senza limiti di età per i figli con disabilità. La misura nasconde però delle insidie: qualora il provvedimento non sia integrativo ma alternativo a quello provinciale, le famiglie trentine non ne beneficerebbero. Cgil, Cisl e Uil hanno scritto una lettera all’assessora Segnana, in vista di un suo prossimo incontro con la ministra Elena Bonetti.