Per moltissime aziende, trentine e nazionali, il covid ha rappresentato un concreto elemento di crisi economica. Non così per Dao, la società cooperativa dei dettaglianti alimentari organizzati, che ha presentato un bilancio 2020 decisamente positivo. Il fatturato dell’anno scorso ha superato i 290 milioni di ero, con un incremento superiore al 17% rispetto al 2019. Un aumento dovuto principalmente all’acquisto di prossimità: 10 punti di aumento erano già stati preventivati nella strategia di crescita, 7 sono stati quelli guadagnati grazie al boom dei piccoli negozi locali. La crescita è stata registrata a tutti i livelli: il fatturato consolidato ha raggiunto i 320 milioni di euro e l’utile di gruppo ha superato i 15 milioni di euro, contro i poco più 13 milioni del 2019 Il lavoro della cooperativa, e in particolare di alcuni punti vendita che hanno operato in maniera continuativa anche durante il periodo di lockdown, ha generato maggiori ricavi ma anche maggiori costi e impegno da parte di soci e collaboratori che hanno operato in prima linea- queste le parole di Ezio Gobbi, presidente di Dao. Anche dal punto di vista patrimoniale Dao manifesta un buono stato di salute, con l’assenza di debiti finanziari e la sostenibilità di quelli delle partecipate, finanziamenti richiesti in ottica prudenziale. Festeggiano anche le aziende associate a Dao che nel 2020 hanno visto più di 22 milioni e mezzo di premi, ristorni e incentivi, con un incremento di oltre 3 milioni di euro e del 15 per cento. Forte di questi numeri, al cooperativa guarda quindi al futuro, con la programmata apertura di nuovi punti vendita nella zona della Favorita, delle Albere a Trento e a Folgaria. Unico elemento di disturbo la contrazione, per altro prevista, delle vendite nel 2021 rispetto al boom del 2020.