Martedì 07 Dicembre - 11:34

Il Trentino è in bilico: i numeri non sono buoni e manca solo un indicatore – quello sulle ospedalizzazioni – perché da bianca la Provincia si colori di giallo. Non cambierebbe niente dal punto di vista della normativa sul Green Pass rafforzato, che è valida anche in zona bianca fino al 15 gennaio, ma la zona gialla prelude a quella arancione, e allora sì che le cose comincerebbero a mettersi male. A partire dallo sci, che sta vivendo un momento di ripresa: se si tornerà in zona arancione, servirà il Super Green pass per comprare lo skipass. Certificazione rafforzata anche per fare shopping nei giorni festivi e nei week end, per prendere il caffè al bar, per mangiare al ristorante, sia al chiuso che all’aperto. Niente parchi divertimento, congressi e fiere, musei, se non si è vaccinati o guariti, oltre a non poter andare al cinema, a teatro, a un concerto e allo stadio, proprio come già da ora. Green Pass rafforzato anche per partecipare a feste e cerimonie, come battesimi, lauree, matrimoni o semplici compleanni. Rimarrà la possibilità di fare sport anche al chiuso con il Green Pass base, prenotare stanze d’albergo e mangiare in hotel se si è clienti. Si potrà comunque continuare a lavorare anche solo effettuando il tampone, eccetto per tutti quei lavoratori pubblici per i quali è previsto l'obbligo vaccinale: personale sanitario e delle Rsa e, dal 15 dicembre, anche personale scolastico, forze di polizia, militari. Intanto, per scongiurare il passaggio al giallo, si tengono d’occhio i dati delle ospedalizzazioni. Resta di uno a 9 la probabilità di un non vaccinato di finire in ospedale rispetto a un vaccinato. L’aumento dei vaccinati tra i ricoverati indica però un calo dell'efficacia del vaccino nei mesi successivi alla seconda somministrazione, cosa che rende necessaria anche la terza.