Nel giorno di Ferragosto a Malga Zonta (Passo Coe-Folgaria) è stato ricordato il 78esimo anniversario dell'eccidio nazifascista del 12 agosto 1944 che costò la vita a 14 partigiani e a 3 malgari, molti dei quali in giovane età. Dalla celebrazione sono arrivati un forte messaggio e un impegno per la pace e la convivenza tra i popoli e un monito contro tutte le guerre, i nazionalismi e ogni forma di odio. Rispetto al popolo ucraino sconvolto dalla brutale aggressione russa - è stato detto - non possiamo non essere al suo fianco fino in fondo, non possiamo limitarci ad una generale e alla fine generica solidarietà. Sempre attuale il valore della Costituzione con "l'Italia ripudia la guerra", un monito che deve valere ancora oggi, un richiamo più volte sottolineato, all'impegno per far cessare la voce delle armi e far prevalere quelli della democrazia e della trattativa di pace. La celebrazione a Passo Coe si è conclusa con la messa officiata dal vescovo emerito Luigi Bressan e da padre Gianni Viola, cugino del comandante della brigata partigiana ucciso a Malga Zonta.