.jpg)
Un momento, quello dal nome “Vite e vino” organizzato dalla Fondazione Mach che ha, come di consueto, trattato argomenti legati al mondo vitivinicolo a partire dai dati relativi all’anno appena scorso. L’evento, arrivato alla sedicesima edizione, ha come obiettivo fare il punto sull’anno precedente per affrontare al meglio quello successivo. Tra i presenti molti studiosi e divulgatori scientifici del settore, oltre che Maurizio Bottura, dirigente del centro Trasferimento Tecnologico e Valeria Gualandri, che ha presentato, nello specifico, le conoscenze in materia di virus e fitoplasmi della vite, sulla base delle più recenti sperimentazioni condotte in laboratorio di diagnostica fitopatologica. Fondamentale il loro studio, per evitare che malattie ecologiche ed epidemiologiche possano colpire le viti del trentino. Le malattie infettive emergenti e di maggior rilievo nel nostro territorio, oltre ai due giallumi fitoplasmatici Legno nero e soprattutto Flavescenza dorata, sono alcune virosi, in particolare il complesso dell’accartocciamento fogliare, il virus dell’arricciamento, la virosi del Pinot grigio e il virus del legno riccio. Un momento che guarda quindi alle problematiche legate alla difesa fitosanitaria, ma anche all’arrivo ulteriori potenziali organismi nocivi. Un momento informativo che guarda al futuro per preservare natura e la tradizione vitivinicola del nostro territorio.