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2023: Pil del TAA a +0,8%

Sabato 09 Dicembre - 15:57

Il Pil italiano dal 2019, anno pre-Covid, a oggi è cresciuto del 3%: una performance tra le migliori in Europa. Il TAA nel 2023 tra le migliori regioni dello stivale, con un pil a +0,8%. A certificarlo il centro studi della Cgia. L’Italia ha superato meglio dei suoi principali competitor europei gli effetti negativi provocati dalla crisi pandemica, dal caro energia e dalla crescita esponenziale dei tassi di interesse. Tra il 2019 (anno pre-Covid) e il 2023, l’Italia ha registrato una variazione del Pil del +3 per cento, contro il +2,3 della Spagna, il +1,8 della Francia e il +0,7 della Germania. A trainare la crescita il turismo, la manifattura, i consumi delle famiglie, gli investimenti e l’export - trend positivo che nello scorso mese di ottobre ha spinto il tasso di occupazione a toccare il 61,8 per cento. Non c’è spazio però per facili trionfalismi: viaggiamo comunque con il freno tirato e siamo tutt’altro che esenti da grosse problematiche come quelle della povertà, disoccupazione femminile, lavoro nero, tassazione eccessiva, evasione fiscale e debito pubblico. Complessivamente sono stati stanziati oltre 270 miliardi che hanno “anestetizzato” gli effetti negativi provocati dalla pandemia e dal caro energia tra aiuti alle imprese e quelli alle famiglie con lo Stato che è intervenuto sulle bollette e per mitigare gli effetti delle serrande chiuse. E adesso? Nel 2023 la previsione di crescita del nostro Paese è del +0,7 per cento, un dato nettamente inferiore al +2,4 stimato alla Spagna e leggermente più contenuto rispetto al +1 in capo alla Francia, ma comunque positivo. La Germania, invece, con una variazione del -0,3 per cento rispetto al 2022 rimane in recessione. In Trentino AA una delle performance migliori dello stivale: viaggiamo a +0,8%, +3,4% dal 2019 a oggi, quest’anno meglio di noi – anche se davvero di poco - solo Lombardia e Veneto che fanno segnare un +0,9%.

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