
È iniziata la stagione venatoria 2025/2026 e secondo una delibera della Giunta provinciale sarà possibile cacciare anche il fringuello, il piccolo uccello passeriforme che abita i parchi urbani del Trentino. Nonostante il fringuello sia una specie non inclusa nell’elenco nazionale di quelle cacciabili, è classificato in stato di “minor preoccupazione” nelle liste rosse europee ed italiane, e quindi la Provincia ha stabilito che può essere prelevato in deroga, insomma cacciato, mantenendo invariata la sostenibilità delle popolazioni a livello europeo. Non sono dello stesso avviso le associazioni animaliste che hanno raccolto ben 6.500 firme per bloccare la delibera che autorizzerebbe "un grave attacco alla biodiversità". Il tetto massimo, stabilito dall’Istituto nazionale Ispra, è di 13 mila esemplari. Un'attività strettamente regolamentata, assicura la Provincia. Rimangono sul piede di guerra gli ambientalisti: se la raccolta firme è un’azione puramente simbolica non lo è il ricorso al TAR appena presentato.