E’ in arrivo il primo ingorgo fiscale dell’anno. Anche se, in teoria, venerdì scorso abbiamo celebrato il giorno di liberazione fiscale, la realtà, purtroppo, è molto diversa e tutt’altro che rassicurante. Entro lunedì prossimo, infatti, i contribuenti italiani saranno chiamati a versare all’erario 42,3 miliardi di euro in tasse. Un importo, quest’ultimo, che secondo l’Ufficio studi della CGIA è certamente sottodimensionato, poiché non include il valore economico dei contributi previdenziali che dovranno essere pagati dalle imprese e dai lavoratori autonomi. Oltre ad avere un carico fiscale tra i più elevati d’Europa, l’Italia è il Paese, assieme al Portogallo, dove pagare le tasse è più difficile, in particolar modo per le imprese. Secondo le ultime statistiche elaborate dalla Banca Mondiale , i nostri imprenditori “perdono” 30 giorni all’anno per raccogliere tutte le informazioni necessarie per calcolare le imposte dovute. Notizia positiva: secondo il Ministero dell’Economia e delle Finanze l’evasione è in calo . In valore assoluto l’evasione è più alta in Lombardia. Ma se si guarda il tasso di evasione in percentuale, invece, il picco è registrato in Calabria con il 20%. Al 19,1 scorgiamo la Campania, al 18,7 la Puglia e al 18,3 la Sicilia. L’area più “fedele” al fisco d’Italia, invece, risulta essere la Provincia Autonoma di Bolzano con un tasso dell’8,6 per cento. Poco distante sempre sul podio la Provincia di Trento.