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A Pergine un viaggio nel tempo con Guido Paoli

Martedì 05 Agosto - 11:15

Nel laboratorio di via Maier a Pergine si intrecciano generazioni. Con la fisarmonica Alessandro e Leonardo scandiscono il lavoro del nonno Guido Paoli. Siamo nell’ex falegnameria Carlo Fontanari chiusa negli anni Settanta. Paoli ha acquistato questi spazi nel 1986. Superata la soglia degli ottant’anni, Paoli, artista poliedrico che si è formato fra Trento e Firenze, non ha per nulla intenzione di appendere gli attrezzi al chiodo. Le antiche macchine della falegnameria assieme a quelle acquistate dalla tipografia Torgler, fondata alla fine del 1800, sono diventate gli strumenti del suo lavoro di scultore e raffinato incisore. Non un museo, ma un vero e proprio laboratorio che eccezionalmente nei giorni scorsi ha aperto le porte ad un pubblico curioso ed attento nell’iniziativa promossa dall’associazione “Le migole le fa el toc”. Al piano superiore Assunta, la moglie di Guido Paoli, lavora la lana delle pecore allevate dal figlio: altri intrecci di generazioni.

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