
Con il ddl costituzionale sulla riforma dell'Autonomia alle province autonome di Trento e Bolzano andranno le competenze in materia di tutela dell'ambiente e dell'ecosistema di interesse provinciale, compresa la gestione della fauna selvatica e dei grandi carnivori come lupi ed orsi, e la materia del commercio. Il testo, consegnato oggi dal ministro Roberto Calderoli ai presidenti Maurizio Fugatti (Trento) e Arno Kompatscher (Bolzano) dopo il passaggio in cdm, aggiunge anche la competenza provinciale in materia di "piccole e medie derivazioni a scopo idroelettrico", abrogando l'articolo 12 dello Statuto d'autonomia sulle concessioni di grandi derivazioni a scopo idroelettrico perché disciplinate dall'articolo 13 dello Statuto. "Siamo soddisfatti, indubbiamente. Perché, al di là del ripristino delle competenze, che era stato l'impegno preso dalla presidente Meloni in fase di insediamento del governo, c'è molto altro. Soprattutto l'ambiente diventa una competenza primaria, questo collegato alla fauna. E poi c'è un passaggio importante per la gestione della sicurezza sul tema orsi, che viene in capo alla Provincia. Quando ci sarà l'approvazione definitiva avremo uno strumento in più nella gestione dei grandi carnivori", dice il presidente Maurizio Fugatti. Altra novità all'articolo 103 che disciplina la procedura di modifica dello Statuto speciale rispetto al quale si prevede l'introduzione dell'intesa sul testo approvato dalle Camere in prima deliberazione. Si introduce la deliberazione a maggioranza assoluta da parte dei Consigli regionale e provinciali nel termine di sessanta giorni. Se il termine scade il Parlamento adotta comunque le modificazioni con la maggioranza assoluta dei propri componenti nella seconda votazione, fermi restando i livelli di autonomia già riconosciuti correlati alla quietanza liberatoria rilasciata l'11 giugno 1992 dall'Austria. "Magari non è come come noi lo avremmo voluto, però il principio entra nello Statuto. L'intesa vale per i nostri Consigli provinciali di Trento e Bolzano la può derogare il Parlamento con una votazione a maggioranza assoluta. Questo è un passaggio importante perché per la prima volta il principio viene stabilito nello Statuto", dice Fugatti.