Partiti di sinistra, associazioni studentesche, sindacati. Ma anche centri sociali e cittadini comuni. Circa 300, in totale, le persone che hanno deciso di scendere in strada a Trento, per unirsi al corteo di protesta contro il Ddl Sicurezza. Il disegno di legge, promosso del governo Meloni, è stato approvato dalla Camera a settembre con 162 voti favorevoli e 91 contrari. E prossimamente passerà dunque all’esame del Senato. Tra le misure previste, una modifica del codice penale, pene più severe per chi per chi protesta contro opere pubbliche definite strategiche dal testo di legge, come il Ponte sullo Stretto o la Tav. E poi l’introduzione del nuovo reato di resistenza passiva all’interno di carceri e centri per migranti. Per i dimostranti, tutto questo si traduce in un chiaro attacco alla libertà, garantita dalla costituzione, di manifestare liberamente il proprio pensiero e il proprio dissenso. La manifestazione organizzata a Trento si inserisce in una mobilitazione promossa in varie città d’Italia dalla Rete Nazionale No DDL Sicurezza. Il corteo trentino è iniziato da via Verdi, è passato per piazza Venezia e si è concluso in piazza Cesare Battisti.