Allarme abuso di sostanze stupefacenti in Trentino. In tre anni sono quaranta i decessi per droga che vengono ricondotti perlopiù al consumo di eroina, la maggior parte delle vittime dell’abuso di sostanze stupefacenti hanno meno di trent’anni. L’ultima vittima è la ventisettenne trentina Donia Salhi, trovata morta ieri sotto il cavalcavia ferroviario San Lorenzo in corso Buonarroti a Trento. Tra i trend identificati si registra un aumento dell’assunzione per via parentale, ovvero tramite iniezione, una modalità che aumenta considerevolmente il rischio di overdose. L'ultimo report, del Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia, quello relativo al 2023 che è stato presentato proprio nei giorni scorsi in Parlamento rivela che il 63% dei decessi sono correlati ad una intossicazione acuta da oppiacei, macro classificazione in cui rientra anche l’eroina. In Trentino si stimano 1.085 persone tossicodipendenti assistite dal Servizio per le dipendenze (Serd), in crescita del 6% rispetto al 2022. Gli oppiacei continuano a essere all'origine di «oltre la metà dei percorsi di cura fra gli utenti dei Serd (60%)». Eroina e oppiacei rimangono anche - come riportato nel documento presentato in parlamento - le sostanze alla base del 17% dei ricoveri ospedalieri droga. In tutto il Paese gli utenti seguiti dal Serd sono stati 132.200 nel 2023, il 2% in più rispetto all'anno precedente.