È l’architetto Fabio Andreatta la vittima dell’incidente in forra del torrente Sorna nel Parco del monte Baldo, un canyon attrezzato che comprende un totale di quattro salti. Andreatta aveva deciso di scendere da solo lungo il canyon, e potrebbe essere annegato dopo essere rimasto bloccato con la corda mentre si stava calando lungo la prima cascata: scivolando avrebbe sbattuto la testa sulle rocce prima di finire in acqua. L'allarme intorno alle 15.20 da parte della compagna che lo stava aspettando. “Un lutto che colpisce profondamente quanti hanno conosciuto il professionista - 72 anni - ed hanno avuto il privilegio di affiancarlo nei diversi scenari in cui ha operato nel corso della sua carriera” scrive la Provincia: “la Giunta provinciale e la Protezione civile del Trentino si stringono attorno alla famiglia”. Al cordoglio, di cui si fa portavoce il dirigente generale Raffaele De Col, si unisce anche il capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio. Già in forze ad Itea, Fabio Andretta in più occasioni era intervenuto con il Dipartimento della Protezione civile in aiuto delle popolazioni in difficoltà sia in Italia sia all’estero, fino alla pensione nell’aprile 2014. Nelle diverse ‘missioni’ portare a compimento si era occupato della progettazione e della realizzazione di opere in favore di quanti hanno perso tutto a causa di calamità naturali. Tra i principali interventi promossi dall’architetto Fabio Andreatta, la realizzazione nel 1997 della scuola primaria Anna Frank in Umbria; nel 2000 gli edifici a seguito dell’emergenza umanitaria a Pec-Peja in Kosovo; nel 2004 in Sri Lanka la progettazione e realizzazione di una scuola a seguito dello tsunami, così come a Rocchetta di Vara in Liguria nel 2011a seguito dell'alluvione; a Onna in provincia de l’Aquila nel 2009 Andreatta aveva lavorato per l’asilo e a Concordia sul Secchia nel Modenese nel 2013 alla chiesa e l’oratorio a seguito del sisma; infine non si era risparmiato nemmeno nel 2013, quando in Giordania aveva progettato e realizzato un ospedale per i rifugiati dalla Siria.