“Trento non è più una città sicura. Siamo arrivati a un livello di deriva tale che non si sta più parlando di sicurezza percepita, ma di fatti oggettivi, di episodi gravi di criminalità che mettono in serio pericolo la vita dei cittadini” questo il commento di Mauro Paissan, presidente di Confesercenti del Trentino, in merito all’aggressione subita ai danni di Federico Rigotti, imprenditore e vicepresidente di Fiepet Confesercenti . Il fatto è accaduto attorno a mezzanotte, quando Rigotti si trovava in auto in via San Pio X nei pressi del supermercato Orvea. Due ragazzi bussano alla portiera dal lato passeggero per delle indicazioni stradali, nemmeno il tempo di chiudere lo sportello dell’auto che i soggetti gli spruzzano dello spray al peperoncino in volto. Pronta la reazione però di Rigotti che scappa. Un inseguimento e un pestaggio per rubargli il cellulare che teneva in mano. Salvato da tre eroi, come li definisce, che si trovavano nelle vicinanze che lo hanno soccorso e hanno immobilizzato uno dei due malviventi: un ragazzo italiano che ora è a piede libero perché minorenne. Adesso ci si chiede se sia necessario aprire una riflessione in seno all’ordinamento della giustizia minorile o si veda necessario l’intervento dell’esercito, come richiesto dal sindaco di Trento Franco Ianeselli che commenta l’episodio rimarcando l’importanza dell’attivazione del progetto 'Strade sicure'. “Le statistiche sulla criminalità a Trento presentate qualche giorno fa dal Commissario del Governo" – scrive Ianeselli in una nota - "dicono che i reati sono in calo. Ma episodi come quello avvenuto in via San Pio X sono intollerabili e non devono essere sottovalutati da alcuno, a maggior ragione quando i responsabili sono dei minorenni”.