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Aggressioni autisti, Filt: "Un problema sociale"

Venerdì 25 Luglio - 15:30

Minacce, insulti, gesti di rabbia e sempre più spesso delle vere proprie aggressioni, anche di giorni sui mezzi pubblici. Succede anche in Trentino, non solo nella città capoluogo, ma anche nei piccoli centri abitati. L’ennesimo episodio di violenza si è consumato alla stazione degli autobus a Predazzo, dove un giovane fuori controllo ha picchiato senza motivo l'autista di un autobus, aggredendo poi un altro conducente giunto in soccorso e infine ha minacciato anche i carabinieri chiamati per fermarlo. “Sta diventando un problema sociale” – commenta allarmato il segretario generale di Filt del trentino Franco Pinna – “ è un fenomeno che oltre i trasporti colpisce anche il settore sanitario”. Vi è un tavolo provinciale attivo. Nervosismo a bordo e aggressioni imprevedibili agli autisti. L’installazione di paratie di protezione dei conducenti, le telecamere a bordo e la geolocalizzazione con chiamata di emergenza alle Forze dell’ordine al fine di consentirne l’immediato intervento, non sono sufficienti. "Chi guida un autobus abbisogna di maggiori tutele". Disarmati e senza possibilità di reazione. Tra i possibili strumenti dissuasivi di questo fenomeno sociale, un adeguamento della risposta sanzionatoria e le bodycam, le telecamere montate sul corpo che possono fornire prove in caso di aggressioni già in dotazione in Alto Adige ai controllori della società Sasa, per il trasporto pubblico su strada.

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