L’idea era nata come soluzione ad un problema di sicurezza, presente purtroppo in una scuola con numeri elevati come l’ITT Buonarroti. Ma dopo aver valutato la possibilità di effettuare un controllo degli studenti all’ingresso della scuola attraverso la tessera sanitaria, l’istituto ha dovuto momentaneamente fare un passo indietro. Qualcuno infatti si è detto contrario, chiamando in causa il tema della privacy, ma per il dirigente Giuseppe Rizza si tratta appunto di una risposta concreta alla questione sicurezza. Per il momento dunque, la situazione è in stand by. Dalle classi seconde in su infatti i ragazzi dispongono di un badge, che tuttavia costa cinque euro ad alunno. Una spesa che la scuola sperava di poter evitare con l’utilizzo delle tessere sanitarie almeno per i ragazzi delle classi prime, circa quattrocento, ma bisognerà valutare ora gli scenari futuri.