
Montevaccino. Continua a far discutere l'installazione, all'insaputa dei residenti, dell'impianto di telefonia 5G. Il Comitato anti antenna, dopo il ricorso al Tar (che si dovrà pronunciare in merito), lancia un appello alle istituzioni. Un ecomostro all’interno dell’Ecomuseo dell’Argentario. 22 metri di antenna 5g, una struttura visibile a chilometri di distanza realizzata in zona agricola di pregio a ridosso delle abitazioni. Nessuno tra Comune di Trento, Circoscrizione Argentario e Provincia ha ritenuto utile informare i residenti di Montevaccino dell'iter per la costruzione di un nuovo impianto per la telefonia. Una caso, quello di Montevaccino, di proliferazione alle nuove antenne per la telefonia, che conferma l’andamento nazionale: ovvero i residenti sono gli ultimi a sapere. Sulla questione, a favore degli abitanti di Montevaccino, era intervenuto anche il consigliere di Onda Filippo Degasperi che ribadisce: “c’è stata una sottovalutazione della questione a pagare sono i cittadini e il paesaggio”. Ora ai residenti rimane un’ultima speranza il responso a loro favore da parte del Tar a cui si sono rivolti. Nel frattempo il Comitato dei residenti di Montevaccino lancia un appello alle istituzioni: trovare un luogo alternativo.