Un’alleanza tra sport e salute, per dare speranza chi combatte ogni giorno contro malattie del sangue come leucemie, linfomi e mieloma. Dati alla mano solo una persona su 100mila risulta compatibile con chi, in questo momento, attende un trapianto di midollo osseo per sopravvivere. Il motivo che spinto l’Aquila Basket a scendere in campo al fianco dell’Associazione Donatori Midollo Osseo (ADMO) del Trentino: 15 tesserati, tra giocatori e membri dello staff tecnico, hanno deciso quindi di donare, iniziando il percorso di tipizzazione all’Ospedale Santa Chiara di Trento. Un gesto tanto semplice quanto sicuro e importante per salvare vite. "Se lo possono fare loro, che con il corpo ci lavorano, allora può farlo chiunque", ha detto ai microfoni Alberto Zampiccoli, presidente ADMO del Trentino. Selom Mawugbe, Patrick Hassan e Theo Airhienbuwa i primi tre atleti donatori dell'Aquila. Toto Forray non ha potuto far parte del gruppo, perché già fuori dalla fascia di età idonea alla donazione, compresa tra i 18 e i 35 anni. Ma il capitano, mai propenso alla resa, ha voluto comunque essere presente alla soglia dei laboratori per lanciare un messaggio: "Sono arrivato tardi, io non sapevo di questa possibilità e non voglio che ciò succeda anche ad altri. Poter contribuire a questa donazione secondo me è molto importante quindi sono molto contento di essere qui". L'iniziativa rientra tra i progetti solidali firmati Aquilab. Per la società bianconera "un modo di vivere il territorio e far parte della propria comunità". Concetto ribadito dal presidente Luigi Longhi, che al microfono di Trentino Tv ha aggiunto: "Grazie alla donazione un grande campione come Achille Polonara può tornare a vivere. A lui e a tutti quelli che soffrono di queste patologie va il nostro in bocca al lupo". Nel 2024 in Italia sono state 410 le donazioni da parte di non consanguinei, per un totale record di 1095 trapianti. Ad oggi il Trentino conta circa 15mila iscritti ai registri, con 12 donazioni effettuate nel 2025.