Parte la rigenerazione del movimento bandistico trentino. Si sono riuniti negli scorsi giorni a Lavis i presidenti degli 83 gruppi musicali del Trentino per l’assemblea della Federazione dei Corpi Bandistici, chiamata ad approvare il programma 2026 e ad avviare ufficialmente il percorso di riforma dell’intero movimento bandistico provinciale. Il presidente Adriano Fedrizzi ha confermato le priorità del programma 2026: ammodernamento amministrativo con un nuovo portale digitale e una maggiore centralità della musica attraverso percorsi formativi più coesi e inclusivi. Presentati anche i progetti culturali del prossimo futuro, tra cui il concerto di Natale del 26 dicembre all’Auditorium Santa Chiara, con il Gomalan Brass Quintet e la Bonporti Winds. Al centro dei lavori l’intervento del professor Gianni Nuti, musicista e pedagogista, incaricato di accompagnare la Federazione in una fase di rigenerazione culturale e organizzativa. Nuti ha richiamato le sfide attuali, dal calo demografico ai cambiamenti nella comunicazione, proponendo strumenti per rendere le bande più attrattive: didattica rinnovata, valorizzazione dei musicisti, scambi tra gruppi e un uso più consapevole delle tecnologie. L’assemblea ha infine eletto Michela Tomasi, della Banda Sociale di Ala, nuova referente per il Basso Trentino, e ha rinnovato l’impegno a una riforma partecipata, vicina ai territori e alle comunità bandistiche.