Il sistema di accoglienza trentino ha un problema. È stato ribadito ieri dalla presidente uscente di Atas, Violetta Plotegher, durante l’assemblea dell’associazione impegnata, tra le altre cose, nell’accoglienza di persone straniere. Oltre che nell’aiuto a cittadini in difficoltà, anche e soprattutto a causa del forte rischio di povertà che sta colpendo la nostra provincia in questo periodo storico. Comunque, nell’ultimo anno sono state fornite prestazioni a 22 mila utenti, con poco meno di tremila che sono poi stati effettivamente presi in carico. L’attività di Atas dunque prosegue, come ormai da 36 anni, con sostegno alle cosiddette “migrazioni forzate”, con l’accompagnamento degli adulti verso il mondo del lavoro, con lo sportello di accoglienza notturna e all’interno del Cinformi, dove solo lo scorso anno sono passate oltre 19mila e 500 persone.