Spiccano, in particolare, le difficoltà del gruppo Stellantis e del marchio Fiat, che a dicembre 2024 ha registrato un calo di immatricolazioni superiore al 40% rispetto al 2023. Secondo i dati raccolti dal ministero dei Trasporti, inoltre, nell’ultimo mese del 2024 sono state immatricolate in totale 105.715 automobili: quasi il 5% in meno rispetto a dicembre 2023. Si tratta del quinto calo mensile consecutivo e dell’ennesima conferma di una crisi iniziata già con la pandemia, e che oggi attraversa l’Italia come l’Europa in generale. Su tutta la filiera dell’auto aleggia anche lo spettro di possibili nuove sanzioni da parte dell’Unione Europea per il mancato raggiungimento degli obiettivi di vendita dei veicoli elettrici. E con l'inizio del nuovo anno sono entrati in vigore nuovi e ancora più restrittivi limiti sulle emissioni di anidride carbonica per ogni nuova auto. Secondo Camilla Girardi, presidente di Federauto Trentino, si prospetta quindi un’altra annata difficile. "Salvo multe europee il 2025 si chiuderà con un meno 30% di immatricolato", ha dichiarato la rappresentante dei concessionari locali, secondo cui gli effetti della crisi dell’automotive si faranno sentire anche in Trentino-Alto Adige: Regione che conta attualmente circa 15 aziende e 3mila lavoratori impiegati nel settore. In particolare nella branca della componentistica.