
Non chiamatele piste ciclabili e nemmeno restringimenti della carreggiata. Le Bike Lane sono corsie urbane segnalate su strada con linee tratteggiate o continue, che fungono da monito per gli automobilisti: lungo quei tratti potranno incontrare ciclisti procedere in fila indiana. In caso contrario, chi viaggia in auto potrà liberamente invadere le corsie ma con prudenza. Questo il messaggio diffuso dalla campagna di sensibilizzazione della Provincia di Trento, dedicata alle nuove corsie urbane. Due le Bike Lane sperimentali già attivate sul territorio: la prima, sul tratto di strada provinciale da Mezzolombardo a Fai della Paganella. La seconda lungo la statale 612, che congiunge Valda e Stramentizzo, in Val di Cembra. In futuro ne potranno comparire altre, sulle ventotto salite storiche del Trentino, in base ai risultati della sperimentazione. Il loro scopo è rendere le strade della Provincia più sicure e sostenibili per tutti. In un territorio dove sono morti più di venti ciclisti, a causa di incidenti stradali, soltanto negli ultimi dieci anni. Il progetto Bike Lane nasce da un'idea di Maurizio Fondriest, testimonial della campagna di sensibilizzazione.