
Spostare il problema non lo risolve, smantellati i bivacchi alla stazione della Trento -Malè, i senza fissa dimora che avevano trovato nelle banchine della stazione della città capoluogo un accampamento/casa, cercheranno altrove il proprio riparo. Secondo il presidente del Centro Astalli di Trento "i bivacchi sono il sintomo di un modello d'accoglienza che non funziona". La soluzione al problema dei senza dimora richiede interventi che vadano oltre il semplice riparo, vi è un estremo bisogno di soluzioni integrate e di un cambio ponderato del modello di accoglienza trentino che scricchiola. “Il modello Fersina” - afferma Stefano Graiff - “non può funzionare” "Serve un modello di accoglienza diffusa e un approccio differente, "i 730 posti disponibili nel sistema d’accoglienza trentino non sono più sufficienti". Attualmente i profughi e i richiedenti asilo devono attendere un anno e mezzo per trovare una soluzione abitativa.