Lunedì 22 Dicembre - 17:17

Con l’avvicinarsi delle festività di Capodanno, cresce in Trentino l’appello per dire no ai botti e ai fuochi d’artificio. Diverse associazioni animaliste e ambientaliste — tra cui ENPA, LAV, LIPU e WWF Trentino Alto Adige — hanno lanciato un messaggio al sindaco di Trento, Franco Ianeselli, chiedendo un divieto esplicito di utilizzo di petardi e fuochi d’artificio nella notte del 31 dicembre e nei tre giorni successivi. Tra i rischi: i rumori forti e improvvisi provocano stress, paura e disorientamento negli animali domestici e nella fauna selvatica, con casi di fughe e incidenti. Anche persone fragili o anziane soffrono per il fragore dei botti. Le associazioni ricordano infatti un’indagine secondo cui la stragrande maggioranza dei cittadini si dice contraria all’uso dei botti e pronta a rinunciarvi volontariamente. Dal punto di vista ambientale, si segnala inoltre l’aumento temporaneo di inquinamento atmosferico dovuto alle polveri dei fuochi d’artificio e il rischio di incendi causati da materiale inesploso. Il WWF regionale invita infine i cittadini a festeggiare il nuovo anno con brindisi, musica e convivialità, ma in modo alternativo, sicuro e rispettoso dell’ambiente e degli animali.