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Buoni pasto, da domani 7 euro per i provinciali

Lunedì 11 Marzo - 15:46

Buono pasto del personale del settore pubblico in Trentino in aumento. Un euro in più, che dal 12 marzo farà salire il buono da 6 a 7 euro. Una misura di cui si è parlato a lungo e che rientra nell'appalto per il servizio sostitutivo di mensa. La convenzione quadro è stata sottoscritta il 27 marzo 2023, i sindacati però non sono soddisfatti. “Il valore è rimasto fermo per quindici anni e l’aumento giunge in concomitanza col cambio del sistema di gestione dei buoni pasto che ha comportato il passaggio delle commissioni a carico degli esercenti da 0% a quasi l’8%, e che è ricaduto automaticamente sui prezzi applicati alla clientela e ha scoraggiato molti esercenti a convenzionarsi o a rinnovare la convenzione”. A scriverlo la Flc Cgil secondo la quale il buono dovrebbe valere 8 euro per far fronte al lievitare dei prezzi. Intanto alcuni enti locali, come i Comuni, non hanno aderito alla convenzione quadro, ma hanno invece attivato accordi diversificati e dovranno adeguare le loro convenzioni entro 5 mesi dalla sottoscrizione dell’accordo. Nel frattempo l’euro in più sarà erogato direttamente in busta paga. Una soluzione che ha allarmato i sindacati, visto che l’euro in busta paga sarebbe sottoposto a tassazione. Nel dicembre scorso la Giunta provinciale aveva assegnato le risorse per l’adeguamento del buono pasto elettronico del personale della pubblica amministrazione: 2.038.200 Euro dal 2024 e per gli anni a seguire; somma a cui si aggiungono 280.000 Euro per il personale delle scuole dell’infanzia equiparate e dei centri di formazione professionale.

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