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Bypass, da Meano i dubbi sullo smaltimento delle terre nelle cave

Lunedì 09 Dicembre - 17:44

Botta e risposta tra la circoscrizione di Meano e il Comune di Trento. Al centro della discussione lo smaltimento dei terreni legati alla grande opera della circonvallazione ferroviaria. Per prima è stata la presidente circoscrizionale Giulia Bortolotti, fresca candidata sindaca alle prossime comunali per Onda, a puntare il dito contro l’amministrazione comunale. “Dallo scavo del bypass escono quantità enormi di terre che possono essere classificate in tre modi – ha spiegato. – Terre pulite, di colonna A, oppure con valori inquinanti che non permettono l’uso agricolo o abitativo, colonna B, e inquinate. La volontà della Provincia e del Comune è stata quella di sfruttare le terre di colonna A per il ripristino di cave esaurite e la zona di Meano presenta due cave dismesse. La preoccupazione della popolazione circa il conferimento di questi terreni è grande. Tuttavia, nei vari incontri, sindaco e assessore Facchin hanno ci hanno sempre rassicurati”. Bortolotti però prosegue, evidenziando come il 5 agosto 2024 la Provincia abbia modificato la legge sulle cave dell’ottobre 2006, inserendo un comma che stabilisce come “i materiali di scavo, che non si configurano come rifiuto, provenienti da opere pubbliche o di interesse pubblico, possano essere depositati temporaneamente nelle aree del piano cave”. Inoltre, nella discussione in atto sulla variante strategica al PRG sembra esserci l’intenzione di assimilare le cave dismesse a zone di tipo industriale. Un fatto che aprirebbe quindi le porte alle terre di colonna B, ha concluso Bortolotti.

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