Sono solo 10.071 i nuovi contratti passati per l’Agenzia del Lavoro di Trento a marzo 2025, un calo significativo. “Un dato che è il più basso degli ultimi quattro anni. Siamo ai minimi storici” - afferma il segretario generale della Cgil Andrea Grosselli. A preoccupare le sigle sindacali oltre al calo delle assunzioni è anche un altro dato: il record cessazioni. Complessivamente nel primo trimestre dell’anno la differenza tra assunzioni e cessazioni è negativa con un dato di -6.862 contratti persi nel periodo, al netto delle stabilizzazioni. L’unico dato positivo sarebbe quello del mattone, in leggera ripresa. Per quanto riguarda le dinamiche negative del mercato del lavoro trentino a marzo di quest’anno si guardano le cause per riuscire ad intervenire. La contrazione congiunturale delle assunzioni, che riguarda il terziario, a partire dai pubblici esercizi, non sarebbe legata allo slittamento delle festività pasquali, ma è segno di un progressivo rallentamento delle dinamiche occupazionali. Tra i fattori che condizionano il calo generale un contesto geopolitico incerto e un potere d’acquisto che si abbassa per le famiglie. Sono 60mila le famiglie trentine a rischio povertà. Per Grosselli la situazione è preoccupante, e chiede alla Provincia un piano anti congiuntorale.