
I Carabinieri della Compagnia di Riva del Garda sulle piste da sci della "SkiArea Madonna di Campiglio - Dolomiti di Brenta" da inizio anno hanno controllato 47 maestri: quattro sono stati sanzionati per aver omesso di inviare alla Provincia di Trento la comunicazione di esercizio temporaneo della professione. Per loro una sanzione da 200 euro ciascuno. Inoltre, è stato verificato che sciatori e snowboarders avessero stipulato l'assicurazione per la responsabilità civile verso terzi, obbligatoria dal 2022. A fronte di 83 turisti controllati, in 11 hanno dichiarato o di non essere in regola con l'assicurazione, o di avere a casa un'assicurazione familiare senza poi fornirne la prova: per loro sanzione da 50 euro ciascuno. Dai controlli emerge la noncuranza di molte persone in pista. Ad esempio, uno sciatore è stato sanzionato con una multa pari a 50 per aver omesso di dare la precedenza allo sciatore che era a valle. Oppure altri dieci sciatori sono stati sanzionati per un totale di 500 euro per aver percorso piste che erano chiuse al pubblico. Ancora: due scialpinisti sono stati multati perché trovati a risalire le piste da sci con le pelli e senza servirsi degli appositi impianti di risalita, creando quindi un pericolo per gli sciatori che provenivano da monte. E poi lo sciatore multato mancanza di capacità tecnica per aver deciso di intraprendere una pista nera che risultava addirittura essere chiusa vista la sua pericolosità. L'uomo, in difficoltà, ha chiamato i soccorsi. I carabinieri, dopo averlo portato a valle, gli hanno contestato 330 euro di sanzione. Curioso, per così dire, il caso di un cittadino polacco che dopo essere uscito da un rifugio era talmente ubriaco da non riuscire a riconoscere nemmeno i propri sci, prendendone un paio da donna posti in una zona del rifugio completamente diversa. Da inizio stagione il personale delle Stazioni di Carisolo ha effettuato 60 soccorsi, mentre quello di Madonna di Campiglio addirittura 253