L’emergenza carceri viene sottovalutata, questa è la denuncia unitaria delle organizzazioni sindacali (Sappe, Sinappe, Osapp, Vilpa, Uspp e Fns-Cisl). Sono di sole 30 unità, infatti, il numero di agenti di polizia penitenziaria previsti per colmare il gap di personale nelle 16 case circondariali del Triveneto. Questa la decisione presa dal Dipartimento amministrazione penitenziaria (Dap) che ha stilato le nuove assegnazioni divise per ciascuna regione. Il Trentino, come il Triveneto, è da anni sotto dotazione organica garantire i livelli essenziali di sicurezza è possibile solo con turni estenuanti fino a 10 ore continue al giorno. Il personale è stremato. A lanciare l'allarme è Andrea Mazzarese, segretario regionale del Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria Si.N.A.P.Pe che indignato dice: "il numero è imbarazzante". Il rischio è che a Trento a ottobre non arrivi nessuno. Un’assegnazione unica per un distretto che comprende Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, dove servirebbero almeno 200 nuovi agenti. Trenta unità andrebbero a coprire solo quelle mancanti alla Casa Circondariale di Spini di Gardolo.