Nato a inizio dicembre del 1926, Carlo Claus è un mito dell'alpinismo trentino. Ed ad applaudirlo, in piedi, venerdì sera erano in circa 500 persone. A Cles, al Polo Scolastico, la serata ha preso il nome di "Carlo Claus alpinista della storia". Organizzata dalla Sat di Cles, durante l’evento si è parlato delle ardue imprese verticali e delle cime raggiunte dall’alpinista, un momento in cui le risate si sono alternate a momenti di forte emozione e in cui gli amici di Claus si sono stretti a lui in un abbraccio colmo d'affetto. Durante la serata, è stato proiettato il filmato omonimo alla serata, "Carlo Claus alpinista della storia, confezionato dal regista Claudio Redolfi, in cui sono potute assaporare le suggestive immagini delle sue scalate, i suoi racconti e le avventure di Carlo, condite da una spontaneità e semplicità disarmanti. Nella serata condotta da Massimiliano Debiasi e colorata dai suggestivi canti di montagna della “Libera coralità Clesiana”, c'è stato anche spazio per tanti interventi: quello del vicepresidente del club Alpino Accademico Italiano Guido Casarotto e del presidente della Sat Centrale Cristian Ferrari, il quale ha ribadito come Carlo Claus sia un vero e proprio esempio anche per i giovani d'oggi, grazie a quel fuoco che ha dentro e che continua ad ardere. Tra gli ospiti, il presidente del Trento Film Festival Mauro Leveghi e tanti amici legati dalla corda della passione per le vette. A coronare la serata, il conferimento a Claus della Genziana d'Oro alla carriera del Trento Film Festival.