Mercoledì 17 Dicembre - 10:53

Cartai sul piede di guerra in tutta Italia. In Trentino un presidio di protesta di Slc Uilcom e Ugl davanti allo stabilimento della Fedrigoni di Arco mercoledì 17 dicembre. Lo sciopero è di quattro ore alla fine di ogni turno. Il motivo il mancato rinnovo del contratto nazionale scaduto ormai da oltre un anno. La piattaforma sindacale chiede un aumento di 311 euro lordi, somma che servirebbe a recuperare il potere d’acquisto perso tra il 2022 e il 2024 a causa dell’inflazione. “Non siamo disposti ad accettare un accordo al ribasso - scrivono in una nota la segretaria generale Norma Marighetti e Antonio Mele, della Slc Cgil del Trentino - puntiamo ad un contratto che riconosca il valore delle maestranze, l’importanza di questo settore per l’economia industriale del Paese e un giusto adeguamento economico, dopo anni d’inflazione che hanno impoverito le famiglie”. Il contratto dei cartai riguarda in Trentino circa 1500 addetti. “Oggi – rimarcano i sindacati - stipendi bloccati e condizioni economiche difficili hanno reso il settore meno attrattivo, con conseguenze drammatiche. La situazione – conclude la nota - è ancora più grave nel nostro territorio dove il caro vita è ancora più pressante, i costi delle abitazioni sono alle stelle e le famiglie si sono impoverite”. In sciopero tutti gli impianti produttivi, dunque il gruppo Fedrigoni, la cartiera di Condino, quella di Villalagarina e le cartiere del Garda.