È stata celebrata a Carzano la 23ª commemorazione del “Sogno di Carzano”, un appuntamento che ogni anno richiama in Valsugana memoria e riflessione su un episodio drammatico della Prima Guerra Mondiale. Nella notte tra il 17 e il 18 settembre 1917, infatti, andò in fumo il piano d’attacco dell’esercito italiano contro le truppe austro-ungariche. Un’azione lungo le rive del torrente Maso che avrebbe dovuto segnare una svolta, sembrava un sogno ma si trasformò in un incubo: il 72° Battaglione Bersaglieri fu annientato e centinaia di uomini, da entrambe le parti, persero la vita. La rievocazione, promossa dal Comitato 18 Settembre 1917 e dal comune di Carzano, si svolge da oltre vent’anni in uno spirito di pace e riconciliazione, alla presenza dei discendenti dei soldati italiani e di quelli austro-ungarici, delle autorità civili e militari. In un mondo che purtroppo conosce ancora troppo spesso il linguaggio dei conflitti, Carzano vuole ricordare l’assurdità della guerra e ribadire, oggi più che mai, che la pace è l’unica vera vittoria possibile.