Non si placa la polemica tra il Comune e la Provincia di Trento in tema di accoglienza “dare 14 alloggi Itea ai rifugiati significa togliere una possibilità di alloggio alle famiglie in graduatoria che da anni attendono un tetto” questo il nodo della questione. All'indomani della attacco del Comune alla Provincia l'assessora alle politiche sociali, Giulia Casonato precisa, "riteniamo che l’accoglienza deve essere fatta in altro modo la Provincia da mesi era a conoscenza del taglio dei numeri della Residenza Adige, non si può parlare di emergenza" - e denuncia un modello di accoglienza che non è più sostenibile - “si ritorni a quel modello virtuoso di accoglienza diffusa”. Questa la richiesta del Comune di Trento alla Provincia. Nel frattempo il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, e l'assessora alle politiche sociali, Giulia Casonato, auspicano un cambio di rotta da parte della Provincia e attendono un’altra proposta valida che non è ancora pervenuta. Nella lettera, indirizzata anche all’ assessore provinciale alla casa Simone Marchiori, Casonato e Ianeselli definivano "la decisione della Provincia ingiustificata considerando che Itea ha alloggi disponibili, per i quali non vi è richiesta, in molti altri comuni della provincia". Mentre Itea non parla, l’assessore Marchiori giustifica così la scelta: "Le famiglie vivono a Trento, i bambini vanno a scuola in città, non era giusto spostarle".