Più forte di un mercato instabile, fatto di incertezza e di un generale calo di fiducia da parte dei consumatori. La cooperativa di cantine Cavit conferma la sua leadership e registra il suo utile netto stabile a 4,9 milioni. In linea con i dati dell’anno scorso. È quanto emerge dall’ultima approvazione di bilancio della capogruppo, avvenuta durante l’assemblea annuale dei soci che ha rinnovato la fiducia al presidente in carica, Lorenzo Libera, per un altro mandato. Libera (da 0.15 “il bilancio è positivo” a “annata agraria” 0.30) Unica nota stonata, il calo del fatturato consolidato del gruppo, di 13,8 milioni di euro rispetto all’anno precedente, causato dalla dismissione delle attività di Casa Girelli, l’azienda vitivinicola che imbottigliava label tedesche e inglesi per la grande distribuzione organizzata. Nel triennio 2020-2023 ha accumulato perdite per 5 milioni e mezzo di euro. Libera (da 1.52 “abbiamo preso atto” a “produrre positività” 2.15) Resta comunque stabile la posizione finanziaria, così come il patrimonio netto che si aggira intorno ai 120 milioni di euro, in salita del 6,1%. Risultato raggiunto in particolare grazie alla crescita delle linee di spumanti rispetto ai vini e da un export che copre più del 75% delle vendite totale. Gli Stati Uniti si confermano il primo mercato di sbocco.