Un vero bagno di folla per l'ultimo concerto dei "Suoni delle Dolomiti" che ha avuto come protagonista Roberto Vecchioni. Un mare colorato, di oltre 8000 cuori e forse anche più che ha riempito i prati dei pascoli che si è trasformato in quella che pareva “una Woodstok" come ha detto lo stesso Vecchioni confermandosi visibilmente emozionato dal calore, l'affetto e il numero dei tantissimi saliti al Rifugio Micheluzzi tra le Dolomiti di Fassa. E non poteva essere un saluto migliore per I Suoni delle Dolomiti, edizione n. 29, quello festeggiato fra musica e parole del “professore”.