La ciclovia del Garda ancora una volta bersaglio di denuncia da parte delle associazioni ambientaliste. La controversia riguarda il tratto occidentale trentino dell’opera, che va dal confine con la Lombardia fino a Riva del Garda, lungo cinque chilometri e mezzo, per cui a inizio novembre la giunta provinciale ha stanziato ulteriori 2,5 milioni di euro per l’aggiornamento dei prezzi e maggiori oneri progettuali. I costi complessivi del tragitto ora hanno raggiunto gli 84 milioni di euro complessivi. Circa 42 volte il parametro medio nazionale stabilito dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile. Ragion per cui le associazioni Italia Nostra Trentino, Ledro Inselberg, Aps e Wwf Trentino hanno presentato un esposto alla Corte dei conti, il terzo in totale dopo quelli già presentati nel 2023. Si contesta l’ennesimo incremento dei costi per la realizzazione di un’opera fatta di continui aggiornamenti esecutivi, bollata dagli ambientalisti come un pozzo senza fondo per le risorse pubbliche. A tal proposito le associazioni ambientaliste nel loro esposto denunciano anche la deturpazione del paesaggio e il possibile rischio frane. A questo si aggiungeranno poi i costi che i singoli comuni coinvolti dovranno sostenere per ripulire i detriti che si accumuleranno via via sulle reti di protezione, una volta che l’opera sarà conclusa. Quando sarà conclusa.