Dopo 86 anni di proiezioni e intere generazioni di cinofili tenute incollate allo schermo, chiude i battenti il Nuovo Cinema Roma di Trento. L'ufficiale giudiziario, Laura Reale, è giunto alla storica sala di Corso Tre Novembre per eseguire l'ordinanza di sfratto richiesta dalla Roma Sas, società proprietaria dell'immobile rappresentata dalla famiglia Zanotelli, che spinge per la demolizione dell'edificio, in modo da far posto ad alloggi e parcheggi. Dopo l'avvenuta consegna delle chiavi da parte del titolare, Massimo Lazzeri, sono quindi scattati i sigilli. Lo scorso 17 dicembre, il Tar di Trento ha rigettato l'istanza della Filmax che si opponeva alla decisione della Soprintendenza provinciale per i beni e le attività culturali, di non introdurre un vincolo di carattere culturale all'impiego dell'edificio. Ma le battaglie legali, per Lazzeri e la Filmax, non sono finite. Si attende ancora la decisione del tribunale di Trento sulla richiesta di sospensione dello sfratto avanzata dai gestori del monosala. Le speranze sono appese a un filo. Ancora aperta resta poi la causa di merito. La prossima udienza sul filone civile, aperto per far valere il diritto alla prelazione dei gestori del cinema sulla vendita dell'immobile, è fissata al 19 febbraio. Per quanto riguarda il nodo amministrativo della concessione edilizia, invece, il Tar ha bloccato la demolizione della struttura almeno fino al 3 aprile, data della prossima udienza. Comunque vada a finire la querelle giudiziaria, il Cinema Roma in futuro potrebbe anche riaprire altrove. Impossibile dirlo con certezza, né tantomeno parlare di tempistiche, ma Lazzeri non esclude l'ipotesi.