Clima impazzito? Forse una volta avremmo potuto definirlo in questo modo. Ora invece discutere di bombe d’acqua, picchi di calore o giornate “fuori stagione” sembra essere diventata la normalità. I dati del report realizzato dall’Agenzia provinciale per la protezione ambientale non lasciano margine di interpretazione. Temperature in crescita, con una drastica accelerazione solo negli ultimi cinquant’anni, ma considerati i periodo dal 1961 al 1990 e dal 1991 al 2020 si registra anche una crescita di giorni caldi e superiori ai 25 gradi: precisamente una settimana in più, dunque 94 giornate. Calano invece i giorni freddi, con temperature minime sotto lo zero, e qui il numero è ancora più inquietante: si parla infatti di quasi 13 giorni in meno, appena 52 in tutto l’anno. Dal 1921, infine, il Trentino ha visto una concentrazione di anni più caldi, ben 9, tra il 2011 ed il 2023. Insomma, il clima sta cambiando e serve una strategia di adattamento. Una prima bozza, ha confermato Roberto Barbiero coordinatore scientifico del gruppo di lavoro che realizzato il report, arriverà entro la fine dell’anno. Il tempo stringe e la rapidità sarà fondamentale.