È uno dei periodi, lavorativamente parlando, più attesi in Trentino: è la stagione della vendemmia. E come di consueto, a questa, si accosta quella della raccolta mele. In Valsugana e ad Arco sono già partite le prime fasi di raccolta. Tra qualche settimana inizierà anche la Val di Non, uno dei territori clou per quanto riguarda le mele. La stagione del raccolto è sinonimo di manodopera. Per questa stagione sono previsti infatti, in totale, in Trentino 7150 raccoglitori: 2400 italiani e tutti gli altri stranieri. I buoni lavoro e i voucher – spiega il presidente Coldiretti della Regione, Gianluca Barbacovi – spronano la manodopera locale, quella dei giovani sotto i 25 anni, pensionati e disoccupati, a mettersi in gioco e dare una mano in questo settore. L’aumento del personale autoctono in questo caso, grazie anche alla presenza dei buoni, si era già notato nei mesi scorsi con la raccolta di ciliegie e piccoli frutti. Nonostante qualche episodio di brutto tempo, si può parlare della stima di buon raccolto – conclude il presidente trentino di Coldiretti. Sono circa 40mila lavoratori provenienti dall’estero che arriveranno in Italia. Arrivano principalmente dall’Est Europa, la Romania. Insieme a loro, altri lavoratori che giungono da Marocco, India e Albania. Manodopera indispensabile per questa tipologia di lavoro, e cioè la raccolta delle mele e la vendemmia o lavori generici nell’ambito agricolo.