“Un richiamo che non coinvolge in alcun modo i formaggi commercializzati dal Consorzio Concast – Gruppo Formaggi del Trentino, ma riguarda una specifica produzione di un singolo caseificio”. Così il Concast chiarisce la propria posizione nei confronti di quanto accaduto in Val di Fiemme, dove il formaggio “Saporito della Val di Fassa” è stato ritirato dal mercato dopo il caso di Seu in una bimba di un anno. Intanto le autorità sanitarie stanno conducendo ulteriori verifiche sulla filiera produttiva coinvolta nel richiamo. Tutti i lotti di formaggi a latte crudo distribuiti da Concast sono sottoposti a controlli microbiologici completi che includono analisi del 100% delle cagliate e controlli condotti secondo le linee guida definite in collaborazione con l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie e la FEM. La decisione di analizzare l’intera produzione (e non solo campioni di prodotto) è stata presa dal Tavolo Tecnico promosso da Concast nel marzo 2022 in un sistema di controllo unico nel suo genere in Italia. Tra i progetti attivati dal Consorzio, prima del recente episodio di cronaca, quello che prevede l’introduzione di una nuova etichettatura per i prodotti a latte crudo, già in corso che sconsiglia l’uso di formaggi a latte crudo a soggetti fragili, donne in gravidanza, anziani e bambini sotto i dieci anni.