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La questione della concessione dell’A22, resta in attesa del verdetto della Corte di Giustizia europea. Il vertice a Roma dei due presidenti della Province autonome di Trento e Bolzano, Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher con il vicepresidente del Consiglio e ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini è servito per rinsaldare gli accordi e per far fronte comune. Il diritto di prelazione che sembra sfuggire di mano è in queste ore in esame presso la corte di giustizia europea che è chiamata a pronunciarsi sulla compatibilità di tale diritto con il diritto comunitario, quello in particolare di libera concorrenza. Il presidente Fugatti rimane fiducioso “il diritto di priorità non è in bilico”, sul bando A22 – dice – “è una norma definita quattro anni fa con il governo Draghi che aveva avuto l’ok direttamente da Bruxelles”. Il prossimo 30 novembre il pronunciamento della Corte di giustizia Europea che "dovrebbe confermare il proseguo del bando, data la correttezza del percorso intrapreso" – spiega Fugatti. Per quanto riguarda la società in house, invece, “è una strada impraticabile che si è chiusa con l’obiettivo che guarda molto più in là: all’apertura di quel corridoio verde del bando vigente, attualmente sospeso.”