Parità retributiva uomo donna, è passato all’unanimità in Consiglio regionale la mozione che recepisce la direttiva sulla trasparenza retributiva dell'Unione europea che mira a rafforzare l’applicazione del principio della parità salariale anche attraverso l’attuazione di misure specifiche di tutela per le lavoratrici che denunciano discriminazioni retributive. Un primo atto che rappresenta un segnale importante per il Trentino Alto Adige, a conferma dell'impegno condiviso nel colmare un divario che ancora oggi penalizza milioni di donne in tutta Europa, Italia compresa. L'Italia continua a registrare uno dei tassi più alti di disparità salariale in Europa, con una media del 13% a sfavore delle donne. “Anche nella nostra Regione, e in particolare nella Provincia autonoma di Trento, il tema resta attuale” - spiega la consigliera regionale di Noi Trentino Eleonora Angeli. "Il Piano per l'uguaglianza di genere 2023-2025 - il cosiddetto Gender Equality Plan - ha evidenziato differenze retributive medie dell'8-10% tra uomini e donne. È un dato che non possiamo ignorare", ha concluso Angeli.