Sono numeri da un certo punto di vista allarmanti quelli emersi dai controlli sugli alloggi turistici effettuati dalla squadra Commercio e pubblici esercizi della Polizia locale, la quale ha verificato la corretta esposizione del codice Cipat riscontrando difformità e violazioni nel 64% dei casi. Le verifiche sono avvenute tra dicembre 2023 e la prima metà del 2024: dei 433 alloggi registrati ad oggi in città ne sono stati estratti a campione 76 e durante i controlli, eseguiti in due tranche, ben 49 sono risultati irregolari. Nella maggior parte dei casi non era presente il codice Cipat né all’interno, all’ingresso dell’appartamento, né all’esterno del condominio. In alcuni casi erano riportati codici diversi da quelli registrati, in altri c’era la generica indicazione “B&B”, in altri ancora non era presente il codice all’esterno dell’edificio, come prescrive la norma, ma era presente solo all’interno. Secondo i dati dell'Ufficio turismo della Provincia autonoma oggi gli alloggi turistici sul territorio provinciale sono oltre 12 mila. L'elenco provinciale fornisce l'ubicazione dell'alloggio, il numero delle stanze, il numero dei posti letto e il soggetto che lo gestisce. Nell'attività di controllo è stato rilevato che alcuni alloggi della città inseriti nell'elenco non sono più operativi, ma i gestori non avevano provveduto alla cancellazione. L'attività di controllo del codice Cipat è stata sospesa vista l’imminenza dell'entrata in vigore di una nuova disposizione nazionale con la quale viene imposto a tutte le attività alberghiere ed extra-alberghiere il nuovo codice Cin per gli affitti brevi. Il monitoraggio, tuttavia, proseguirà anche in futuro.