Libero accesso ai corsi di lingua italiana per cittadini stranieri e richiedenti asilo su territorio provinciale. Lo prevede una mozione approvata (in tutti i suoi commi) a maggioranza dal Consiglio della Provincia di Trento durante l’ultima seduta datata 6 novembre. Così la votazione: 18 sì e 12 no sulla premessa, unanimità sul punto 1 e 18 sì e 12 no sul punto 2 del dispositivo. Maria Bosin, consigliera del partito autonomista, è la prima firmataria di una mozione che impegna la Giunta a promuovere l’inserimento sociale e lavorativo dei cittadini stranieri, non solo tramite l’insegnamento della lingua, ma anche attraverso percorsi di integrazione basati su cultura civica e lavoro. Il testo della mozione incentiva anche l’uso dei Cpr come strumento di legalità: per chi non impara la lingua o non affronta con successo i percorsi di integrazione previsti, il rimpatrio resta l’unica via.