CPR e riduzione dell’accoglienza. Una prospettiva che preoccupa il Punto d'Incontro di Trento, dove negli ultimi anni le presenze sono cresciute più del doppio. Sappiamo per certo – scrive la cooperativa sociale in una nota – e lo sanno anche i protagonisti di questa decisione, che invece non diminuiranno le presenze sul territorio, ma solo il numero di quelli accolti. Cresceranno quindi i numeri delle persone in strada, senza progetto e senza controllo e questo non produrrà più sicurezza: le persone saranno più marginalizzate, più povere di prospettiva, più disperate, più fragili. Aumenteranno le persone che si rivolgeranno al Punto d’Incontro e alle strutture di Bassa Soglia, ai servizi specialistici, ai servizi sociali del territorio: crescerà la pressione e la percezione di insicurezza. E poi conclude il Punto d’Incontro con una riflessione: la politica può decidere di ridurre l’accoglienza, ma questo non ci trasformerà in una Comunità meno accogliente. Perché sulla nostra umanità decidiamo solo noi.