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La tempesta che ha investito l’azienda sanitaria di Trento e l’assessorato alla sanità non accenna a placarsi. Anzi, nelle ultime ore la situazione dell’assessora Segnana sembra essersi ulteriormente aggravata, con la stessa maggioranza alla ricerca di un nuovo nome a cui affidare la delega della sanità. Il casus belli, come è noto, è la scomparsa della ginecologa Sara Pedri che ha reso noto a tutti il difficile equilibrio del reparto dell’Ospedale Santa Chiara. Se fino a questo punto gli attacchi erano arrivati dalle minoranze, ora sembra che anche tra le fila della maggioranza la fiducia nell’assessora stia calando. Tanco che alla fine della scorsa settimana il consigliere di Fratelli d’Italia Claudio Cia è stato caldamente invitato a considerare di prendere il posto all’assessorato alla sanità. Una proposta alla quale Cia ha risposto con un secco no. Fare parte della maggioranza non significa lavorare in caserma e uniformarsi a un pensiero unico, ha sottolineato il consigliere, che ieri nel corso del dibattito in aula è stato a tratti molto critico con l’operato di Segnana. Insomma, tutto è ancora da decidere. Ora la palla torna a Fugatti, che dovrà decidere come muoversi. Una delle ipotesi è che il presidente decida di tenere per sé la competenza della sanità, cedendo a Segnana altre deleghe. Ma questo significherebbe assecondare in toto la richiesta delle opposizioni, che hanno chiesto un importante segno di discontinuità.