Un presidio in piazza Dante, mentre è in corso il consiglio provinciale e la Consigliera Lucia Maestri del Pd ha presentato una mozione “per difendere gli oltre 140 posti di lavoro in Trentino nel rinnovo dell’appalto per il CUP”. A organizzarlo la Fiom: al centro del contendere il Centro Unico di Prenotazioni dell’Azienda sanitaria in cui lavorano per lo più donne, alcune addette al Cup da oltre vent’anni. Attualmente sono quattro le sedi in Trentino, a Trento, Castel Tesino, Ossana e Luserna. Il 14 febbraio è il termine per la presentazione delle offerte, ma la Fiom promette battaglia e annuncia scioperi, mentre continua a bussare alle porte della Provincia Intanto i tempi sono stringenti: l’appalto è già stato pubblicato ma a parere del sindacato si può ancora modificare. La soluzione più semplice sarebbe inserire l’obbligo dell’uso di uffici di proprietà dell’azienda sanitaria trentina: in questo modo il lavoro resterebbe sul territorio, e la Provincia ne guadagnerebbe anche un canone di affitto